Virgin e il treno iper veloce: un sogno che si avvera?

Virgin Hyperloop ha condotto con successo il primo test dal vivo.
Il Cto e cofondatore dell’impresa Josh Giegel insieme al capo della “passenger experience”, Sara Luchian, sono stati i primi passeggeri del rivoluzionario convoglio che promette di raggiungere e riuscire a superare la velocità di 1000 chilometri all’ora.
Domenica 8 novembre 2020, vicino Las Vegas, Giegel e Luchian sono saliti a bordo del vagone sperimentale (o meglio il pod) chiamato Pegasus.
Il pod, che si sposta con un sistema a levitazione magnetica (un pò come i treni in Giappone), è entrato in una camera di decompressione. Nel tunnel a bassa pressione, il cuore di Hyperloop, è stato creato il vuoto e il pod è partito raggiungendo i 160 km/h e, soprattutto, ha portato a destinazione senza problemi entrambi i passeggeri. Sfruttando l’attrito ridotto, l’Hyperloop può viaggiare ad alte velocità per tragitti molto lunghi consumando pochissima energia rispetto a quella necessaria per farlo partire.
L’idea è creare un servizio pubblico composto da molteplici tunnel trasparenti che assorbono la luce con i pannelli solari: un servizio capace di connettere il mondo sostituendo, per impatto ambientale e velocità, persino gli aerei. Il sistema è completamente automatizzato.

Il treno a lievitazione magnetica non è sicuramente una novità.
Esiste già da diversi anni, ma il progetto non ha conosciuto l’espansione che merita.
Purtroppo, i costi di realizzazione troppo alti, una infrastruttura dedicata e non facilmente fungibile con altre tipologie di veicoli non hanno permesso a questa tecnologia una diffusione su larga scala.
La sfida futura? Non sarà quella di far viaggiare il treno ad una velocità superiore ai 1000 km orari, quanto piuttosto rendere la realizzazione economicamente e tecnicamente sostenibile in tutto il mondo.

 

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